Chainer Signore di Dementia
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Chainer nacque in un piccolo villaggio nelle distese salate appena fuori dalla città della Cabala. Sin dall'infanzia Chainer aveva un unico, grande sogno: quello di divenire un combattente nell'Arena della Città della Cabala. Chainer era ancora molto giovane quando incontrò un ex combattente dell'arena, Minat, che aveva perso gran parte delle sue capacità visive nei pericolosi combattimenti nella fossa. Minat non aveva più stimoli e l'entusiasmo di Chainer lo coinvolse, così il combattente insegnò al ragazzo le basi del combattimento dell'arena incluse alcune micidiali tecniche mortali, con le quali poteva uccidere facilmente, ma che andavano usate solo come ultima risorsa. Infine Minat donò a Chainer la sua catena ed il suo pugnale, le armi che avrebbe dovuto usare per diventare famoso.
Dopo alcuni anni Chainer divenne apprendista della Cabala, sperando così di poter realizzare il suo sogno, visto che nel suo villaggio non aveva molte possibilità per farlo. Quando fu iniziato dalla Cabala, il Patriarca cambiò il suo nome originale, che doveva essere segreto, con un altro che egli scelse personalmente, Maezura. Il nome segreto dava al Patriarca un potere su di lui, una limitazione dovuta al rito di iniziazione della Cabala. Nonostante ciò Chainer continuò ad usare il suo vero nome.
Chainer divenne l'apprendista di Skellum, l'insegnante all'accademia che allenava i dementisti.
All'inizio il suo addestramento non fu nulla di speciale. Veniva lanciato nella fossa dai cancelli dell'arena senza mai essere in vero pericolo. Il suo unico scopo era catturare l'attenzione dei passanti per farli entrare nell'arena.
A Chainer non piaceva, ma lo faceva senza protestare.
Passarono gli anni, Chainer era divenuto un buon combattente con la catena ad il pugnale, ma proprio quando sentiva di essere vicino a realizzare il suo sogno, fu strappato all'arena e gli vennero assegnati alcuni lavori saltuari per conto della Cabala. Chainer tentò di protestare, ma di nuovo fece ciò che gli era stato ordinato.
Col tempo Chainer si stancò e decise che aveva bisogno di rompere con i suoi doveri per la Cabala, così scappò dalla città recandosi nella vicina palude.
Chainer non poteva immaginare che quel giorno non solo il suo destino, ma anche quello dell'intera Otaria stava per essere segnato.
Chainer cominciò a vagare nella palude, quando ad un tratto sentì qualcuno che lo chiamava.
Non era una voce umana, ma lo attirava in modo irresistibile. Chainer, incuriosito, cominciò ad investigare.
Raggiunse un distretto residenziale distrutto dalla guerra molti anni addietro. Il richiamo proveniva da una casa abbandonata. Entrò cauto e scese nel sotterraneo tramite la sua catena. Cercò per un po' e trovò chi lo chiamava con tanta urgenza.
Era la cosa più stupefacente che avesse mai visto. Era un oggetto sferico che galleggiava sul pavimento irradiandosi di oscurità. Quando lo guardò esso gli diede la visione di come poteva usarlo per i suoi scopi. Esso si offrì di renderlo grande. E allora Chainer realizzò che quell'oggetto era adatto solo per il Patriarca della Cabala. Prese la strana sfera, la mise nel suo zaino, intenzionato a ritornare in città con essa.
Trovò alcuni problemi appena arrivato ai cancelli della città. Un piccolo gruppo di soldati dell'Ordine lo stava aspettando: il Maggiore Teroh, un ufficiale aviano, Baankis, un fante umano, Reseda, un nantuko e Callda, il piccolo uccello dell'Ordine. Fermarono Chainer chiedendogli un controllo per via del contrabbando. Chainer sapeva che se avessero trovato la sfera l'avrebbero confiscata e non poteva permettersi di perdere qualcosa di così importante e non poterlo mostrare al Patriarca, così quando Baankis cerco di prenderlo lui lo attaccò e corse attraverso i cancelli. Il nantuko provò a fermarlo, ma lui usò la sfera per evitarlo. Esso apparve spaventato dal meraviglioso oggetto. Come Chainer iniziò a fuggire per la città,senti qualcosa di immenso, evocato dal Nantuko, fracassare tutto attraverso la foresta. Non si voltò per sapere cosa fosse.
Chainer entrò nella città lasciando fuori la pattuglia dell'Ordine, ed entrò nella taverna di Roup, in attesa di contattare Skellum e poter fuggire dall'Ordine. Odiava fare accordi con Roup, ma era l'unico modo che aveva per contattare il suo mentore e recapitare lo strano oggetto salvato dalle mani dell'Ordine al Patriarca. Roup cercò di negargli l'uso delle vie segrete che usava per contattare le persone attraverso la città, pretendendo di avere egli stesso la sfera, così Chainer dovette usare la forza. Alla fine riuscì a parlare con Skellum, che gli disse di attenderlo fuori e distrarre la pattuglia dell'ordine fino al suo arrivo.
Chainer uscì dalla taverna e subito trovò Teroh ad attenderlo. Chainer resistette, riuscendo ad uccidere l'uccello Callda che lo aveva attaccato. Ma Chainer era comunque troppo lento per fermare gli attacchi di Reseda e così cadde al suolo in completa balia dell'Ordine. Ma Skellum arrivò con Azza, un mastino infernale della Cabala. Teroh aggredì il Mentore di Chainer e Skellum fu costretto a combattere contro la pattuglia. Azza mise facilmente fuori combattimento Reseda, lasciando soli i due soldati. Intanto, Skellum creò diverse creature di Dementia con l'intenzione di condurre Chainer dal Patriarca mentre lottava con i soldati. Chainer vide poco di quella battaglia, poichè fu portato via quasi immediatamente con la sfera, caricato sulla schiena di Azza.
Fu condotto al maniero del Patriarca, e fu scortato all'interno. Trovò Skellum lì ad attenderlo. Il suo mentore gli ricordò alcune procedure che doveva seguire nella presenza del capo, e dopo non molto tempo fu condotto nella sala dei ricevimenti del Patriarca.
Chainer era eccitato. Era stato solo una volta faccia a faccia con il Patriarca, nel giorno della sua iniziazione per la Cabala. Mostrò la sfera al suo capo e spiegò come l'aveva trovato.
Il giorno seguente Skellum gli portò una notizia inaspettata. Sarebbero stati condotti dal Patriarca nel suo box privato nell'arena per il combattimento alla fossa di quella notte. Durante questo spettacolo gli venne detto che sarebbe stato allenato come dementista da Skellum e sarebbe stato eventualmente reintrodotto all'arena. Chainer poteva rivedere finalmente il suo sogno cominciare a divenire realtà.
L'addestramento cominciò il giorno seguente e divenne subito noioso. Per i primi quattro mesi doveva imparare a meditare e conoscere la storia dei vecchi Cabalisti e dei loro gesti eroici. Quella attività non gli interessò fino a quando, quattro mesi dopo, Skellum gli portò un turibolo e gli disse che doveva attaccarlo alla fine della sua catena. Quel turibolo, gli disse, lo avrebbe abilitato ad entrare nel suo spazio di Dementia e portare fuori varie bestie.
Skellum gli insegnò come bruciare un incenso chiamato Sangue di Drago nel turibolo. Tramite questo incenso Chainer era in grado di entrare nello spazio del suo signore di Dementia. Inoltre Skellum gli mostrò le varie creature che lo popolavano,e gli spiegò che il suo spazio per ora era vuoto perchè doveva riempirlo lui stesso.
Un giorno uno degli attendenti del Patriarca venne per convocarlo al maniero. Chainer aveva finalmente imparato abbastanza sulla sfera che chiamava il Mirari. Riferì che era davvero potente e ognuno su Otaria avrebbe desiderato averlo. Comunque era insicuro a riguardo del suo potere ed il Patriarca annunciò che sarebbe stato offerto come premio al prossimo torneo che sarebbe cominciato tra pochi giorni. Il Patriarca aveva gia osservato i contendenti del torneo ed uno in particolare aveva catturato la sua attenzione. Era un guerriero barbaro proveniente dalle montagne Pardiche ed il Patriarca sapeva che aveva molte possibilità di vincere la sfera. Chainer fu incaricato di andare ad incontrare il barbaro e scoprire qualcosa su di lui che fosse utile alla Cabala per avere un controllo nel caso volessero riprendersi il premio. Durante questo periodo fu esonerato dai suoi allenamenti. Skellum non fu felice di questo, ma non pose la questione al Patriarca. Nel momento in cui si lasciarono Chainer promise che non sarebbe ancora entrato nella fossa.
Due giorni dopo i giochi ebbero inizio e Chainer era andato a conoscere il barbaro. Il suo nome era Kamahl ed era intenzionato a vincere il torneo. Da principio Kamalhl non parve interessato a parlare con il cabalista, ma Chainer gli offrì il suo aiuto in alcune questioni. Kamahl aveva bisogno di soldi, così Chainer gli mostrò la bisca dell'arena. Chainer era impressionato dalle abilità di valutare le battaglie del suo amico. Durante uno dei combattimenti del barbaro rimase impressionato anche dalle sue tecniche di lotta.
I combattimenti non riuscirono a concludersi. Durante uno di essi la città fu attaccata dai Draghi di Krosa. Kamahl andò a combattere con le bestie, ma Chainer ricordò che aveva diversi obblighi. Doveva proteggere il tesoro dal rischio di furto o di rottura.
Presto una pattuglia dell'Ordine decise di prendere vantaggio dal caos e depredare la città. Chainer si battè con loro: attinse il potere dal vicino Mirari e condusse tutti loro nel suo spazio di dementia, distruggendoli. Chianer era stato condotto in un differente livello di dementia rispetto a quello in cui era stato con Skellum, ma non capì che quello sarebbe diventato molto presto un problema.
Dopo la battaglia nella città, Chainer passò di corpo in corpo assorbendo l'energia vitale dei morti finchè Skellum lo raggiunse e lo riportò nel suo quartiere. Sfinito riposò per quasi tre giorni. Quando si svegliò, ancora un po' indebolito dalla sua precedente esperienza, Skellum decise che era ora di ricominciare gli allenamenti.
Questa volta fu portato nel suo stesso spazio di Dementia. Si diressero indietro al livello necessario, ma non prima di aver attirato l'attenzione di un mostro serpente, che poteva essere solo il prodotto di uno degli incubi profondi di Chainer.
Fu portato ad un altro più basso livello di dementia dove le ombre di ogni cosa che lui aveva ucciso risiedevano, lontano dal serpente del livello dove erano stati prima. Skellum disse a Chainer che spettava a lui dover soggiogare quelle bestie ed lo lasciò solo. La cosa sembrava impossibile, ma Chainer le prese per il collo usando la sua catena e li sottomise. Presto Skellum tornò a prenderlo. Ora Chainer era un evocatore di Dementia.
Chainer ritornò alla fossa nel primo pomeriggio. Era solo in uno spettacolo minore contro alcuni mostri disarmati, ma tra la gente corse presto la notizia di una insolita combinazione di combattimento di distanza e corpo a corpo. Col passare del tempo Chainer divenne molto popolare e rimase imbattuto per molto tempo. Gli venne anche assegnato il titolo di Signore dei Giochi.
Un giorno combattè contro una squadra proveniente dalle montagne e fu sconfitto. Per Chainer non fu certo piacevole vedere la fine della sua imbattibilità, ma non restò a lamentarsi.
Il team era composto dalla sorella di Kamahl, Jeska, e dal suo mentore, Balthor. Chainer doveva difendere una bandiera dalle squadre opposte che tentavano di distruggerla. Jeska non collaborò con Chainer, che voleva allungare lo spettacolo rendendolo entusiasmante. Lei si affrettò a lanciare una palla di fuoco contro la bandiera distruggendola. Chainer non voleva che il match finisse così presto, così respinse il suo colpo, ma si bruciò il braccio all'altezza del gomito. Perse molto sangue, e con esso il braccio.
Skellum costruì per il suo allievo un braccio metallico. Il braccio funzionava perfettamente come un braccio normale anche se era artificiale. Il procedimento per impiantare il braccio fu una vera tortura, ma a Chainer non importava. Voleva solo rincontrare Jeska per sapere dove era finito Kamahl.
Presto Chainer ricevette notizie da Kamahl: sarebbe presto tornato a Cabal City per rivedere il suo amico. Con loro arrivarono Bradis con il Mirari e l'Ambasciatore Laquatus dell'impero dei tritoni. Kamahl combattè nella fossa ancora una volta e come Chainer raggiunse il titolo di Signore dei Giochi, il che permise ai due di combattere in squadra. Insieme si aggiudicarono dodici vittorie consecutive, il record della cabala.
Il Patriarca chiese ai due di smettere di combattere in modo da attirare i combattenti dell'Ordine nella fossa per sconfiggerli. Chainer fu felice di questo, ma Kamahl rifiutò. Lasciò il maniero e a Chainer fu chiesto se voleva farlo da solo. Fu anche informato che Skellum voleva prendere lo Shikar nella foresta di Krosa. Shikar era l'ultimo e supremo grado che un dementista poteva raggiungere. Il rituale sarebbe durato una settimana: due giorni per arrivare al posto, tre giorni per la prova, e due giorni per tornare. Durante questo periodo lui doveva sopravvivere con le sue sole forze. Nel punto di Shikar era possibile incontrare molte nuove bestie, in modo che la sua mente potesse riempirsi di idee per mostri. Skellum avrebbe inoltre dovuto creare un nuovo famiglio per Laquatus e combattere la guerra contro l'Ordine.
Poco tempo dopo, Chainer fu chiamato dal Patriarca per incontrarsi con Laquatus e capire cosa voleva esattamente. Inoltre gli fu ordinato di partire immediatamente per Shikar. Dopo che Laquatus fu congedato, il Patriarca cominciò a parlare con Chainer, ma Skellum evocò il suo spirito per guidarlo tra le false parole del Patriarca. Chainer vide che Skellum aveva combattuto un combattimento mortale con Bradis contro Teroh e Baankis, i due soldati che avevano fermato Chainer quando lui aveva trovato il Mirari. Per via della sua ostilità verso di loro i soldati dell'Ordine non concessero a Skellum alcuna pietà. Chainer vide come il suo mentore era morto e capì che la sua morte era avvenuta per via di un ordine del Patriarca. Chainer fu molto turbato da questo e capì che doveva trovare il modo per vendicare il suo maestro e distruggere il Patriarca.
Chainer andò a Shikar con Kamahl per vedere il posto dove si trovava Skellum. Insieme attraversarono luogo evitando trappole per tutto il tempo. Chainer non se ne curò molto. Era affascinato dai serpenti di Krosa, ne catturò uno per ogni tipo e li portò nel suo spazio di Dementia. I serpenti gli piacevano molto. Potevano stare in attesa nell'ombra finchè non era il momento giusto, ed allora attaccavano la vittima, uccidendola prima che essa capisse cosa fosse accaduto.
Quando finalmente si trovarono nel profondo della foresta caddero vittima di un imboscata proprio come Kamahl aveva previsto. Combatterono contro delle bestie. Alla fine del combattimento, Chainer ebbe la visione del dio della Cabala, Kuberr, che gli parlava e si congratulava. Chainer era un dementista completo.
Quando tornarono a Cabal city trovarono delle armate dell'Ordine ad attenderli, pronte ad attaccare. I due rubarono dei cavalli dall'Ordine ed entrarono nella città. Si divisero, Kamahl andò a combattere con i soldati, Chainer andò a difendere il sotterraneo. Quando arrivò lì trovò Braids e Azza che stavano combattendo contro l'Ordine. Fu facile sopraffare l'Ordine con l'aiuto degli Incubi di Chainer. Chainer inoltre riuscì ad uccidere Baankis, uno dei soldati responsabili della morte di Skellum. Per la prima volta aveva ucciso intenzionalmente un essere umano. Fu sorpreso del fatto che la sensazione non era molto differente da quella di uccidere un animale. L'Ordine si ritirò molto in fretta: la loro spedizione era stata un fallimento. Lasciando l'Arena Chainer trovò Kamahl steso a faccia in giù per la strada, sconfitto dall'Ordine. Chainer non sapeva che fare, ed affidò il suo amico alle cure dei guaritori.
Poco dopo la spedizione Chainer fu chiamato dal Patriarca ancora una volta. Il Patriarca lo riconobbe come unico artefice della disfatta dell'Ordine nella città, e gli offrì una ricompensa per aver protetto la città. Chainer chiese di poter usare il Mirari per curare il suo amico e creare una nuovo aiutante per Laquatus. Il Patriarca accettò queste condizioni, ma solo nel caso in cui Chainer lo avesse aiutato a neutralizzare l'Ordine. Chainer accettò e disse che sarebbe stato fatto.
Chainer fu teletrasportato dal Patriarca nel campo dove si trovavano Teroh e il resto dell'armata dell'Ordine. Chainer creò un incubo che aveva la forma di un uomo di carta. Dentro questa orrida creatura erano racchiusi degli insetti che, una volta liberati, cercarono di divorare tutto ciò che c'era di vivo, e fecero una strage nel campo. Ma per il piacere di Chainer, Teroh, il vero responsabile della morte di Skellum, stava tentando di fuggire e così Chainer lo uccise personalmente, vendicando così il suo maestro. Quando gli insetti ebbero finito, cercarono dell'altro lasciando intatto solo uno stabile pieno di cavalli ed uno dei guaritori in vita.
Quando Chainer ritornò, il Patriarca gli consentì di usare il Mirari per guarire Kamahl. Lui prese uno dei suoi incubi, un uomo serpente, ed usò alcune delle sue parti per innestarle magicamente dentro Kamahl. Quando si risvegliò Kamahl fu disgustato da questa atrocità. Lui chiese a Chainer di toglierlo, ma egli si rifiutò categoricamente.
Il lavoro seguente di Chainer fu creare un nuovo aiutante per Laquatus. Usando il Mirari modellò Burke, un famiglio fatto interamente di inerme gelatina. Perchè esso non funzionava nello stesso modo dei normali organismi, era virtualmente immortale e facile da rigenerare. All'inizio l'ambasciatore rimase deluso, ma dopo una dimostrazione accettò immediatamente il dono di Chainer. Allora Chainer chiese all'Ambasciatore se poteva aiutarlo a trovare alcuni segreti nella libreria reale. Laquatus accettò e Chainer potè accedere a quello che cercava.
Il Patriarca rimase impressionato dal lavoro di Chainer e gli chiese di creare altri famigli simili a quelli di Laquatus per servire i suoi attendenti. Chainer accettò, attese finchè il Mirari non si trovò nelle sue mani e cominciò a muoversi. Chainer non aveva dimenticato il ruolo del Patriarca nella morte di Skellum e intendeva usare il Mirari per compiere la sua vendetta. Giocò con il Patriarca. Egli voleva neutralizzarlo grazie alla conoscenza del suo nome segreto, ma Chainer, forte delle scoperte fatte con l'Ambasciatore, non si fece intimorire. Conosceva il nome segreto del Patriarca. Questo dono gli dava poteri maggiori del suo capo. Colpì il Patriarca con una delle sue tecniche mortali per alcuni minuti. Ma con grande sorpresa il Patriarca sopravvisse. Egli spiegò che Kuberr stesso gli aveva garantito l'immortalità, finchè la Cabala sarebbe sopravvissuta. Ma egli si arrese lo stesso a Chainer: gli lasciò il comando della città ed andò a sud in una città che era sotto il controllo della Cabala, Aphetto.
Chainer cambiò diverse cose. Per primo ruppe l'alleanza con Llawan, ed evocò alcune bestie di Dementia per aiutare Laquatus ad ottenere il trono del regno dei Tritoni. I giochi del Mirari continuarono a restare in programma.
I giochi finalmente cominciarono. Gente da tutta Otaria giunse per avere il meraviglioso artefatto. Ma le intenzioni di Chainer erano diverse. Chiuse tutte le porte dell'arena, intrappolando tutti dentro con i suoi mostri di dementia. Il Caos emerse e Chainer si ritirò nelle sue camere. Non intendeva offrire il Mirari come premio, ma voleva tenerlo esclusivamente per se stesso.
Kamahl arrivò intenzionato a liberare Chainer dalla sua follia, e salvarlo come in precedenza l'amico aveva fatto con lui. Chainer non capì cosa volesse l'amico e finirono per combattere. Chainer sottomise facilmente il barbaro, ma non prima che Kamahl riuscisse a strappargli il braccio metallico.
Chainer usò il Mirari per riparare il suo braccio, ma fallì ogni tentativo. Frustrato evocò alcuni mostri dal Mirari per uccidere Kamahl, che provò a fermarlo, ma egli non gli diede ascolto.
Ormai era andato troppo oltre. La magia richiamò tutte le bestie dalla sua mente, ma esse si trasformarono in una informe massa nera. Chainer morì presto vittima della sfera, come Kirtar ed Aboshan prima di lui. Kamahl lo raggiunse e prese la sfera. In quel momento Chainer era stato maledetto dal Mirari, e finì col lasciare la maledizione della sfera al suo amico, l'unico che aveva cercato di liberarlo dalla sua follia. Chainer rimase disteso agonizzante sul pavimento, e Kamahl vegliò su di lui finche non spirò. Chainer cadde nel dolce abbraccio della morte. Il suo tormento aveva finalmente avuto fine.