Il creatore di Magic
Richard Garfield ha una laurea in informatica/matematica ed un dottorato in calcolo combinatorio della Universitie van Pennsylvania.
Estratto da un'intervista
Ho 36 anni. Non ho mai creduto di diventare solamente un creatore di giochi professionista, ho deciso di farne un passatempo. L'ho preso sì sul serio, ma ho fatto anche carriera nella matematica.
Credo che il mio interesse per la matematica sia nato dalla stessa parte di me che mi attirò verso i giochi: la mia passione per la risoluzione di problemi.
Ho sempre creato in prima persona giochi perché difficilmente ho trovato giochi che trattenessero a lungo il mio interesse. Mike Davis, un amico che ho incontrato quando lavoravo per la Bell Labs, si mise in testa di fare pubblicare RoboRally®. Compito difficile.
Durante il suo peregrinare di parecchi anni, incontrò Peter Adkison, il presidente di WIZARD of the Coast. Cercava di sviluppare dei giochi, ma voleva qualcosa di meno caro da produrre che RoboRally®.
Questo è il motivo per cui ho concepito Magic. Ho creato numerosi altri giochi, ma nessuno è stato pubblicato con tanta rapidità. L'idea di Magic è nata da "Incontro Cosmico". Le regole di questo gioco erano relativamente semplici, ma le sue variazioni erano infinite perché si giocava con una selezione aleatoria di poteri extraterrestri e di carte speciali che sovvertivano queste regole. Ciò che si creava era quindi un nuovo gioco ad ogni partita.
Trovavo affascinante il modo in cui una buona strategia, per questo gioco, rimescolava l'analisi delle combinazioni possibili nell'ambiente naturale del momento. Pensavo che la magia dovesse essere più o meno questo, non una scienza che si può vedere nei libri o nei giochi, ma tutta fatta di elenchi e di formule, ma non completamente lasciata alla mercè dei ghiribizzi dell'autore o dei giocatori. Questo purtroppo si trova nei peggiori libri o nei peggiori giochi.
Allora mi sono messo al lavoro per concepire un gioco di carte dove le carte stesse avrebbero anche sovvertito le regole. Otto anni più tardi ho scoperto il concetto di gioco di carte da collezionare, l'ho applicato al gioco sul quale stavo lavorando e Magic è stato il risultato.
Peter Adkison amava RoboRally, ma temeva che la produzione di giochi da tavolo sarebbe diventata molto costosa e la Wizard of the Coast era molto sguarnita. Mi ha chiesto di fare un gioco che richiedeva meno materiale e che poteva essere giocato in raduni o convegni. Adorò Magic. Quando gli mandai tre mesi più tardi un prototipo, il lavoro alla Wizard of the Coast fu interrotto per due settimane. Pensai che era un buon indizio sul valore del gioco!
Richard Garfield ama le carte! Le usa anche per i suoi eventi familiari!
Creata in occasione del suo Matrimonio con Lily Wu. Purtroppo in rete la carta non si è mai vista.
Non si tratta però di una carta reale bensì di una illustrazione adesiva attaccata su una terra base.
Ne esistono 9 esemplari. Consenti a Richard di proporsi a Lily. |
|
Creata in occasione della nascita di sua figlia Terry Linnea. Mescolate insieme tutte le carte in gioco, costituitene poi tre mazzi. La partita continua con un nuovo giocatore. |
|
Creata in occasione della secondogenitura. Sgattaiola nell'armadio dei tuoi genitori e prendi un grimorio. Il tuo nuovo fratello si unisca al gioco. |
Esclusa la prima che non ha mercato le altre due si sono già viste valutate
intorno ai 4500$, ben più care del venerato Black Lotus!
A quando la prossima?
Ma anche per i normali collezionisti che magari non sono disposti a spendere tali cifre è
possibile avere carte personalizzate: Garfield ha infatti un insolito modo di concedere
autografi.
A chi lo ha incontrato, il simpatico inventore ha modificato alcune carte aggiungendo le
ali ad alcune creature o cambiando le caratteristiche di gioco di altre, mettendo la
propria firma a garanzia di tali modifiche: non esistono valutazioni ufficiali per
questi pezzi, ma i collezionisti le apprezzano molto.
Una sola ombra si aggira sul gioco: sono in molti a sostenere che le carte rare siano
le più potenti, e che dunque "Magic" sia un gioco in cui vince chi vi spende più soldi.
Garfield non risponde all'accusa: si limita a giocare contro chiunque lo sfidi aprendo
cinque bustine nuove e componendo il suo mazzo di gioco con le poche carte che vi sono
dentro.
E vince quasi sempre.